- Titolo: Jane Eyre
- Autore: Charlotte Brontë
- Genere: Gotico, Romantico
- Classificazione Foru.blog: Moderato
Di cosa parla
Jane Eyre scritto da Charlotte Brontë e pubblicato nel 1847, è un romanzo che narra la vita di una giovane donna orfana, Jane Eyre, dalla sua infanzia fino alla vita adulta. La storia prende una piega drammatica quando Jane scopre il segreto oscuro di Rochester, il padrone della casa in cui lavora come istitutrice e di cui si è innamorata.
Grazie alla sua profonda esplorazione delle emozioni umane e delle questioni sociali, il romanzo mette alla luce temi come i conflitti morali, le difficoltà per l’indipendenza, la ricerca della realizzazione personale, e le complesse dinamiche dell’amore e del sacrificio. In particolare, il romanzo affronta con sensibilità e profondità le sfide che una donna deve affrontare per affermare la propria identità e la propria voce in una società dominata da rigidità e ingiustizie.
Jane Eyre di Charlotte Brontë è considerato un classico indiscusso della letteratura, con pari dignità rispetto a Cime Tempestose della sorella Emily, e ha profondamente influenzato numerose opere successive, lasciando un’impronta duratura nella narrativa romantica e femminista.
Guida per i genitori
Jane Eyre rientra nella nostra categoria moderato appena oltre il lieve. Consulta il nostro sistema di catalogazione per saperne di più.
Il linguaggio non presenta direttamente parolacce o insulti, ed è meno severo e irruento rispetto, per esempio, a quello in cui puoi imbatterti in Cime tempestose.
Jane Eyre non è un libro spinto o volgare. Le scene che descrivono contatti affettuosi, come abbracci, baci, tenersi per mano e accarezzarsi, vengono solo accennate, senza entrare in dettagli espliciti. Viene anche trattato il tema di rapporti affettivi e relazioni poco serie (amanti), ma sempre in modo delicato e rispettoso.
L’infanzia di Jane è segnata da crudeltà e ingiustizie, e queste esperienze sono al centro della sua storia. La zia Mrs. Reed, che l’ha accolta fin dalla nascita, la tratta con disprezzo, arrivando persino a mandarla via di casa per farla studiare a Lowood, un istituto di carità per orfane. Qui, Jane trascorrerà qui tutta la sua infanzia, passando da allieva a insegnante, e affrontando non poche difficoltà, tra cui la miseria e le malattie che affliggono le ragazze, le ingiustizie perpetrate da alcune autorità dell’istituto e l’isolamento emotivo che sente per la mancanza di affetto e sostegno.
Jane trova poi lavoro come istitutrice a Thornfield Hall, dove incontra Edward Rochester, il padrone della tenuta. Tra i due nasce una profonda relazione, destinata a prendere una piega drammatica quando Jane scopre il segreto oscuro di Rochester (di cui non ti sveliamo nulla, per lasciarti il gusto della scoperta nel leggere il romanzo). Questo segreto, che oscilla tra amore e tormento, costringe Jane a riconsiderare la sua vita e le sue scelte, portandola a un conflitto interiore tra i suoi profondi sentimenti per Rochester e il suo desiderio di integrità e indipendenza.
In linea generale, le scene di paura e violenza sono rappresentate in modo relativamente delicato. Per esempio, c’è un episodio in cui una persona subisce un’aggressione, che porta a ferite come morsi e tagli. La descrizione delle ferite, del sangue e dello stato di incoscienza della vittima è resa in modo sobrio, evitando dettagli eccessivamente grafici, mantenendo così un tono che suggerisce piuttosto che esplicitare. Vengono anche menzionati incidenti, tentati omicidi e due suicidi.
Nel romanzo ci sono diversi riferimenti alla religione, con particolare attenzione a come essa influisce sulla vita dei personaggi e sulle loro scelte; infatti, la religione viene spesso utilizzata per esplorare temi di moralità, giustizia e sacrificio.
Ci sono anche riferimenti al fumo e all’uso di alcol. In particolare, c’è un personaggio non centrale a cui viene spesso attribuito il vizio dell’alcol.
Tra i temi sensibili affrontati troviamo: ricerca dell’identità e della realizzazione personale, amore e sacrificio, solitudine e malattie mentali.
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Da sapere
- Romanticismo e nudità: baci, abbracci, tenersi per mano e carezze menzionati ma mai descritti nel particolare. Riferimenti agli amanti.
- Violenza e scene spaventose: una ferita superficiale alla testa di una bambina (esce del sangue). Una caduta da cavallo (ne consegue una caviglia slogata). Morte. Inganni e bugie. Suicidi (riportati, non descritti direttamente). Morsi e tagli (che portano a sangue). Maltrattamenti fisici e morali. Allucinazioni. Rappresentazione della povertà. Bambine maltrattate e ridotte allo stremo delle forze; molte di queste moriranno di tifo o di altre malattie (ma solo una di queste morti è approfondita più dettagliatamente rispetto alle altre). Reclusione. Ricordi di parenti morti. Ingiustizie sociali e umiliazioni. Svenimenti. Diversi tentativi di omicidio. Un personaggio perde la vista e una mano. Malattie mentali.
- Linguaggio: niente in particolare.
- Alcol, droga e fumo: alcune scene dove le persone bevono alcolici o fumano. Un personaggio viene spesso definito ubriaco. Sali per rianimare.
Età consigliata
Il libro Jane Eyre, grazie ai temi principali affrontati, come l’identità, l’indipendenza femminile, la moralità e le ingiustizie sociali, può essere una lettura interessante a partire dai 14/15 anni.
Tuttavia, questa indicazione può variare a seconda della maturità del lettore e della capacità di affrontare temi complessi.